Corso Vittorio Emanuele II, 39 - Roma 0669207671

Attività di Ricerca - Facoltà di Beni Culturali
Progetti di Ricerca

Titolo del Progetto: HERITOUR
Sistema di rilevazione automatica dati con sistema integrato di robot che catturano dati da sensori su territorio che consente catalogazione, monitoring costante, sistema di allarmistica su degrado beni, piani di manutenzione beni prodotti automaticamente e sistema di valorizzazione del territorio usufruendo di tecnologie AR/VR integrate con i sistemi di rilevazione automatica dati.
Progetto sviluppato nell'ambito del programma Next Appennino - Fondo complementare aree sisma 2009-2016"Investimenti innovativi delle PMI (B1.3b)".
Durata: 18 mesi
Sintesi: Il territorio afferente ai crateri sismici 2009-2016 ha subito un forte contraccolpo economico, culturale e sociale dalla sequenza di fenomeni che si sono succeduti, a partire dai fenomeni sismici propriamente detti, fino alla pandemia da Covid 19 e alle crisi economico ed energetica conseguenti la guerra derivante dall’invasione dell’Ucraina.
Accanto al dramma delle vittime, il sisma ha avuto un impatto anche sul tessuto economico e sociale dei territori colpiti. In aree interne come queste, la posta in gioco è soprattutto quella di garantire la sopravvivenza delle comunità che lì vivono. Il rischio spopolamento, già presente in territori isolati e periferici, diventa ancora più concreto dopo eventi di questo tipo. Nei comuni colpiti dalla sequenza del 2016-17, la popolazione è calata mediamente del 6,24% tra 2015 e 2021. Si tratta di un dato superiore rispetto al calo medio registrato a livello regionale (-3,38%) e nazionale (-1,76%).
Un possibile volano di ripresa economica per tali zone può essere il fattore turismo legato al patrimonio culturale. Difatti, l'aspetto culturale risulta fondamentale, assieme ai servizi primari, per rendere attrattivi questi territori delle aree interne, soprattutto in considerazione del fatto che il patrimonio culturale delle aree abruzzesi del cratere ammonta a oltre 100mila tra opere, oggetti d’arte e reperti, ma anche beni architettonici, tra cui circa 900 chiese, oltre 1.500 tra case e palazzi storici, 156 cimiteri, nonché fontane, mura, ville.
Dal 24 agosto 2016 si è provveduto alla messa in sicurezza di 952 beni immobili e sono stati recuperati quasi 17mila beni storico-artistici e archeologici, oltre 9.500 libri e più di 4.500 metri lineari di archivi, preziosi custodi della nostra memoria storica.
Il patrimonio culturale diffuso e fruito quotidianamente dalle popolazioni colpite dal sisma è stato compromesso.
Pertanto, si propone il progetto Heritour che persegua in maniera integrata i seguenti obiettivi:
- Cultural Heritage (catalogazione e inventariazione, conservazione e valorizzazione)
- Turismo (mantenimento di eventi di richiamo turistico e delle tradizioni locali, affiancamento on going alle imprese, sponsorizzazioni e  “vetrine” per la valorizzazione dei territori).
Il sistema Heritour sarà in grado di soddisfare esigenze per le quali il mercato attuale non offre strumenti adeguati e, come obiettivi principali, consentirà di:
⮚ fornire mappature del territorio supportate da modeling specialistico beni culturali (modelli di
costruzione, strutture culturali, etc.)
⮚ creare mappe di rischio per problematiche legate a: frane, sovrastrutture costruite a posteriori sul bene originale, manutenzione predittiva, stabilità delle infrastrutture
⮚ mappatura interferenze fra manufatti e clima/microclima indotto dall’antropizzazione estrema derivante dai flussi turistici
⮚ analisi dei cedimenti, caratterizzazione preliminari di terreni in contesti critici (con sistemi ottici, multispettrale, e sensoristica dedicata)

Il disegno architetturale Software e Hardware per la realizzazione di questo progetto sarà completamente sviluppato da R2U e dai partner. Saranno realizzate o integrate tutte le componenti Software principali e
Hardware nell’ottica di realizzare gli obbiettivi realizzativi del Progetto. Le tecnologie utilizzate per la realizzazione di questo Progetto saranno prevalentemente realizzate “in house” o integrate con soluzioni 3PP esistenti con preferenza per strumenti OpenSource o, eventualmente, di SW o Servizi aderenti a standard aperti.
Il progetto Heritour implementa una soluzione integrata di elementi e di soluzioni di Intelligenza Artificiale riassumibile e schematizzabile in:
- Piattaforma di raccolta, normalizzazione, processamento e analisi dati satellitari e terrestri basato su Intelligenza Artificiale per le Analisi di livello 1 (Early Warning), Analisi di livello 2 (On Field Detection), Analisi di livello3 (IoT Integration).
- Algoritmi per la modellazione del rischio degrado: verranno sviluppati ed implementati algoritmi dedicati che impiegheranno i dati acquisiti dai precedenti livelli per lo sviluppo di modelli idraulici di interpretazione Analisi di livello4 (Modelling).
- Algoritmi di Intelligenza Artificiale per l’interpretazione dei Dati Acquisiti (Big Data) e per la creazione di modelli predittivi: Analisi di Livello 5 (Predictive Modelling).

SONO INOLTRE STATI AVVIATI I SEGUENTI PROTOCOLLI DI INTESA:

Indagini archeologiche presso il sito antico di Eridu (Nassiriya, Iraq)

Eridu è un centro abitato antico tramandato dalla letteratura sumera e localizzato archeologicamente circa 20 km a sud-est di Ur (nell’attuale comprensorio di Nassiryia):  il sito, data la sua importanza storica, dal 2016 fa parte della Word Heritage List dell’UNESCO.
L’area dell’insediamento, indagata precedentemente solo più di 70 anni fa da Fuad Safar, è vastissima ed è caratterizzata dalla presenza di vari mounds ove si concentrano tracce cospicue di frequentazioni antiche, differenziate, in ciascuna area, per cronologia e per tipologia.
Sul mound centrale gravita la grande ziggurat della città, dedicata al dio Enki e costruita al di sopra di un tempio più antico, appartenente alla facies culturale Ubaid databile tra il 5000 e il 3500 a.C. A questo periodo, subito al difuori del temenos dell’area sacra, appartiene anche una estesa necropoli le cui fasi si sovrappongono una alle altre.
In un altro mound, invece, sito nel versante nord, sono stati rinvenuti edifici amministrativi, le cui prime fasi sono di età sumera, mentre nelle altre aree sono visibili tracce di attività artigianali e residenziali.
Nuove indagini sono state intraprese dal 2019 da parte della Sapienza Università di Roma in collaborazione con l’Università di Strasburgo, per la ridefinizione topografica e urbanistica dell’abitato antico, tramite indagini di superficie e scavi stratigrafici.
Nel luglio 2022 è stata siglata una Convenzione di collaborazione Scientifica tra la Sapienza Università di Roma e l’Università Telematica Internazionale Uninettuno, avendo io già collaborato sul campo al progetto di ricerca.
La convenzione prevede attività innovative di rilevamento, telerilevamento, documentazione e gestione dei dati geografici, topografici, architettonici ed archeologici con lo sviluppo di nuovi approcci metodologici, legati al rilievo e alla gestione cartografica mediante l’uso di tecnologie digitali avanzate; è prevista anche un’attività di formazione e training sui diversi aspetti teorici e strumentali inerenti alle attività oggetto della collaborazione.

Indagini archeologiche presso l’antico abitato siculo-greco di Monte Rossomanno (Enna, Sicilia)

L’area archeologica di Rossomanno è situata nel territorio del Comune di Enna: qui si conservano importanti testimonianze archeologiche (un centro urbano indigeno-ellenistico con necropoli ed opere di difesa ed un insediamento fortificato di età alto-medievale) che, negli anni passati, sono state indagate solo parzialmente.
La Soprintendenza per i BB.CC.AA di Enna, al fine di incrementare le azioni volte alla piena conoscenza e valorizzazione dell’area archeologica di Rossomanno, ha intrapreso nuove indagini archeologiche, finalizzate alla documentazione, studio e comprensione del contesto archeologico del sito, istituendo una convenzione di ricerca triennale, stipulata nel gennaio del 2022, con l’Università Telematica Internazionale Uninettuno e con l’Università degli studi di Enna “Kore”.
Le nostre indagini preliminari hanno messo in evidenza un centro abitato di età classica (con tracce di frequentazione già dall’età del Bronzo) che si è progressivamente insediato su tre alture contigue e nella valle da esse dominata: qui sono stati rinvenuti un luogo di culto ed un edificio semicircolare la cui forma rimanda fortemente ad un teatro di tipo greco.
Ai piedi dei rilievi, invece, sono state trovate necropoli distinte, che mostrano caratteri culturali Greci ma anche fortemente indigeni, come per esempio accade nel case di alcune tombe, con recinto circolare in pietre, la cui pavimentazione è tappezzata da crani umani.
L’obiettivo della ricerca è quindi stabilire le vicissitudini urbanistiche ed archeologiche del sito identificando i caratteri di convivenza, integrazione e sviluppo delle due diverse comunità, inquadrati nelle vicende storiche ed insediamentali del più vasto paesaggio degli Erei, tramite i metodi e gli strumenti aggiornati dell’archeologia dei paesaggi, dello scavo stratigrafico, del rilievo e dell’analisi archelogico-architettonica.
Altre informazioni su Rilievi e Ricognizioni a Rossomanno

Sun Temples Project: Indagini archeologiche presso il Tempio Solare di Niuserra ad Abu Ghurab (Giza, Egitto)

L’area di Abu Ghurab, sita circa 700 m a NW della necropoli di Abus Sir, ricade all’interno del vasto comprensorio delle Necropoli Menfite (da Giza fino a Dashur) ma si distingue per la presenza esclusiva di complessi templari, dedicati al culto solare.
Le fonti scritte elencano qui la presenza di 6 templi solari costruiti durante la V dinastia; due di questi sono stati messi in luce ed identificati, a poca distanza uno dall’altro, dagli scavi di L. Borchardt realizzati all’inizio del secolo scorso: il Tempio di Niusserra e quello di Userkaf.
Nuove ricerche sono state messe in atto dal 2010 in collaborazione fra vari istituti accademici, come L’Università L’Orientale di Napoli e la Charles University di Praga, e oggi sono arricchite da un Agreement triennale fra l’Università Telematica Internazionale Uninettuno e l’Institute of Mediterranean and Oriental Cultures della Polish Academy of Sciences, siglato nel settembre 2022.
Le operazioni di pulizia e rianalisi così come vari saggi stratigrafici di approfondimento messi in atto presso il Tempio Solare di Niuserra, hanno messo in luce negli ultimi due anni un tempio più antico, parzialmente noto dagli scavi pregressi, che alcuni sigilli di recente rinvenimento metterebbero in connessione con il re Shepseskara (altrimenti poco noto dalle tracce archeologiche).
Le indagini attuali si svolgono sia all’interno del tempio solare di Niuserra che nei suoi dintorni, nel tentativo di ricostruzione paesaggistica e architettonica del paesaggio antico, volta alla ricomposizione delle tracce di insediamento, di uso e di frequentazione che hanno interessato l’area nel corso dei millenni, con investigazioni geognostiche non distruttive per la ricerca di evidenze strutturali sepolte dalla sabbia.

Le attività di scavo, analisi e documentazione si svolgono seguendo metodi stratigrafici rigorosi, utilizzando strumenti tradizionali ma anche avanzati (laser-scanner, fotogrammetria digitale, GNSS centimetrico, GPR, GIS e ArcheoBIM).