la capacità di condividere le proprie competenze ed esprime le proprie abilità professionali con i soggetti con cui collabora, con istituzioni pubbliche e private e con i fruitori delle attività culturali (scuole, musei, enti, aziende).T
Tali capacità verranno sviluppate sia durante la didattica erogativa (videolezioni; esercitazioni) che in quella interattiva (sistemi di chat, forum, wiki e con le Classi interattive Web e su Second Life). Le abilità comunicative verranno inoltre verificate attraverso lo svolgimento delle prove d'esame, nella discussione di casi concreti e nella redazione della prova finale. Tramite questi momenti di verifica il laureato dovrà dimostrare di essere in grado di comunicare con chiarezza, sia in forma scritta che orale.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il laureato in Conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali al termine del corso di studio avrà acquisito e sviluppato abilità di apprendimento e capacità di studio tali da consentirgli di accedere ad ulteriori livelli di studio. La laurea in Conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali dovrà consentire al laureato di:
- saper pianificare e presentare progetti di mostre, di iniziative, di ricerche curando anche gli aspetti organizzativi relativi ai beni culturali, nell'ambito di Enti culturali diversi, italiani e stranieri anche utilizzando i mezzi della comunicazione di massa ed i nuovi media on line; presentare in forme tecniche organizzate i contenuti specialistici all'interno di situazioni comunicative;
- saper confrontarsi e collaborare con gli altri, avendo sviluppato un'attitudine alla discussione costruttiva.
Tali abilità comunicative saranno acquisite principalmente sia durante la didattica erogativa (videolezioni; esercitazioni) che in quella interattiva (sistemi di chat, forum, wiki e con le Classi interattive Web e su Second Life), che attraverso lo svolgimento delle prove d'esame.
Conoscenze richieste per l’accesso
Per essere ammessi al corso di laurea occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado quinquennale o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. Gli studenti in possesso del solo diploma di istruzione secondaria di durata quadriennale, dovranno obbligatoriamente recuperare il debito formativo assegnato. Per l'ammissione al corso di laurea in Conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali si richiede inoltre il possesso di un'adeguata preparazione di base costituita dalle competenze linguistiche e dalle conoscenze culturali di norma acquisite nei licei e negli istituti di istruzione media superiore di indirizzo umanistico, con particolare riferimento ad appropriate conoscenze in ambito storico e letterario. La preparazione iniziale degli studenti sarà verificata con modalità previste dal Regolamento Didattico del Corso di Laurea. La verifica delle conoscenze iniziali richieste avviene mediante somministrazione di apposito test obbligatorio, non selettivo, che ha la principale finalità di orientare lo studente nella scelta del corso di studio.
Il test viene somministrato a distanza ai neo-immatricolati al momento dell'iscrizione al corso di studi.
Le domande della prova verteranno sugli argomenti previsti dal programma del corso di studi, con particolare riferimento all'orizzonte storico e letterario. Gli eventuali obblighi formativi aggiuntivi (OFA) derivanti da carenze nelle predette conoscenze saranno colmati entro il primo anno di corso secondo modalità stabilite dal predetto Regolamento.
Caratteristiche della prova finale
La laurea in Conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali si consegue previo superamento di una prova finale del valore di 6 CFU che comporta la predisposizione di un elaborato coerente con il curriculum formativo e con le possibilità occupazionali. L'elaborato consiste di norma nell'analisi, nel commento e nell'inquadramento secondo metodologie proprie del settore disciplinare di riferimento di reperti, di singole opere o gruppi di opere, brani di testi critici o di un testo o di una serie di testi letterari, storico-documentari, storiografici, inerenti i settori archeologici, storico-artistici e più in generale del patrimonio culturale. L'elaborato potrà assumere la forma o di uno strumento descrittivo di un caso studio, avvalendosi del patrimonio informativo più aggiornato, ovvero ripercorrendo il consolidarsi dello stato dell'arte; oppure potrà essere il risultato di una ricerca originale, necessariamente di entità e impegno adeguati agli obiettivi del curriculum triennale, comunque condotta a termine con rigore formale e metodologico, assecondando il percorso prescelto. Il lavoro sarà compiuto sotto la supervisione di un relatore, sarà valutato da un'apposita commissione e discusso dallo studente innanzi alla predetta commissione.
Funzioni in un contesto di lavoro e sbocchi professionali
Operatore ed esperto in Patrimoni e paesaggi culturali: linguaggi e codici della mediazione
Il corso di laurea Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali forma figure professionali in grado di operare a differenti livelli di ricerca, studio, conservazione, tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale. Il settore dei Beni Culturali è straordinariamente esteso e presenta unampia varietà di possibili applicazioni professionali; allo stesso tempo richiede nella situazione attuale figure flessibili e dotate di competenze estese.
La figura Operatore ed esperto in Patrimoni e paesaggi culturali: linguaggi e codici della mediazione, in linea con le nuove esigenze del mercato del lavoro in campo culturale a livello europeo ed extraeuropeo, svolge nella sfera della mediazione tra realtà culturali differenti le seguenti funzioni:
- collabora alla progettazione di iniziative, attività ed eventi per la valorizzazione e promozione nel settore dei beni culturali, con particolare attenzione alle diversità culturali;
- collabora alla divulgazione, avvicinamento e educazione nel settore dei beni culturali, sviluppando e realizzando interventi specifici in relazione a gruppi distinti di destinatari, nella prospettiva del dialogo interculturale;
- svolge attività di operatore ed esperto con specifiche competenze storico-artistiche e storico territoriali e di marketing per Enti e aziende turistiche, collaborando alla progettazione di percorsi ispirati alla interazione tra le diverse componenti culturali di un territorio;
- partecipa direttamente alla gestione delle attività correnti nel settore dei beni culturali che si sviluppano in determinati ambiti territoriali.
Il laureato nel corso di laurea in Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali avrà acquisito una solida preparazione nelle discipline umanistiche di carattere linguistico-letterario, storico, archeologico e storico-artistico, demoetnoantropologico tali da consentirgli di proseguire gli studi in un corso di laurea magistrale o in un altro corso di aggiornamento professionale.
Il laureato avrà inoltre acquisito competenze specifiche nella sfera della mediazione tra culture differenti. In tale ambito, partendo dalla nozione di patrimonio culturale come mezzo di coesione e dialogo, il laureato sarà in grado di comprendere e interpretare le connessioni tra culture e linguaggi diversi e di operare nel campo della conservazione e valorizzazione del paesaggio culturale nel suo complesso e comprenderne il valore per le comunità nell’ottica del dialogo interculturale.
Il laureato possiede:
- le competenze per la conservazione e la catalogazione del patrimonio storico, archeologico, artistico, di provenienza storica e geografica eterogenea;
- le competenze sul tema dei paesaggi culturali e del paesaggio storico urbano;
- la preparazione metodologica e tecnica per la valorizzazione e promozione dei beni e delle attività culturali, in una prospettiva di interculturalità;
- le competenze e gli strumenti per la progettazione e la valutazione di iniziative in partenariato inter-istituzionale scuola-museo-territorio nell’ambito dell'educazione al patrimonio in chiave interculturale;
- le conoscenze appropriate per offrire consulenze agli organismi pubblici e privati che svolgano attività in settori che implichino conseguenze su vari dei settori dei beni culturali.
Il laureato in Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali potrà svolgere attività professionale presso istituzioni pubbliche, enti locali, fondazioni e aziende private operanti nel settore della tutela, della gestione, della valorizzazione, della fruizione del patrimonio artistico e culturale come musei, biblioteche, archivi, gallerie e centri espositivi. Più specificatamente, potrà collaborare alle attività museali e di esposizione, fruizione e gestione del patrimonio storico-artistico; operare all’interno di collezioni in formazione e collaborare con i responsabili di operazioni di ordinamento e inventario di musei e archivi fototeche e medianiche; operare nel mondo dell’editoria e del mercato dell’arte; operare nel campo del turismo culturale, sia attraverso il concorso per guida turistica, sia attraverso l’assunzione presso agenzie ed altre organizzazioni ed enti che si occupano della fruizione dei beni culturali; operare nel quadro di attività editoriali tradizionali, multimediali e telematiche e di istituzioni e imprese a vario titolo interessate al patrimonio artistico.
L’accesso ad attività professionali in enti pubblici, nazionali e internazionali è regolato da norme comunitarie, nazionali o regionali, pertanto i laureati potranno accedervi solo dopo aver completato e superato i concorsi previsti. Il Corso di laurea triennale costituisce il punto di partenza per chi intenda proseguire negli studi ed è la necessaria premessa per l’accesso ai Corsi di laurea magistrale compresi negli ambiti storico, storico-artistico, archeologico, geografico, ecc., secondo le modalità previste dai rispettivi regolamenti didattici.
Operatore ed esperto in Patrimoni culturali e memoria digitale
Il corso di laurea Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali forma figure professionali in grado di operare a differenti livelli di ricerca, studio, catalogazione, conservazione, tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale. Il settore dei Beni Culturali è straordinariamente esteso e presenta un’ampia varietà di possibili applicazioni professionali; allo stesso tempo richiede nella situazione attuale non solo figure professionali diversificate e specializzate, ma soprattutto figure dotate di competenze estese ed innovative. La figura dell’Operatore ed esperto in Patrimoni culturali e memoria digitale, in linea con i nuovi sviluppi del mercato del lavoro in campo culturale a livello europeo, con particolare riferimento al tema della digitalizzazione del patrimonio culturale a fini di conservazione e valorizzazione, svolge le seguenti funzioni:
- collabora alla progettazione di iniziative, attività ed eventi per la valorizzazione nel settore dei beni culturali;
- redige materiale informativo e promozionale, organizza eventi di promozione e divulgazione dei beni culturali, su vari tipi di media digitali;
- collabora alla divulgazione, avvicinamento e educazione nel settore dei beni culturali, avvalendosi in particolare di strumenti informatici e utilizzando canali digitali;
- svolge attività di operatore con specifiche competenze storico-artistiche, storico territoriali e informatiche per Enti e aziende turistiche, collaborando a progetti di conoscenza e valorizzazione;
- contribuisce alle attività di conservazione, documentazione, catalogazione e ricerca documentaria e bibliografica, utilizzando gli strumenti delle nuove tecnologie digitali.
Il laureato nel corso di laurea in Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali avrà acquisito una solida preparazione nelle discipline umanistiche di carattere linguistico-letterario, storico, archeologico e storico-artistico, demoetnoantropologico tali da consentirgli di proseguire gli studi in un corso di laurea magistrale o in un altro corso di aggiornamento professionale.
Il laureato avrà inoltre acquisito competenze specifiche nel campo della digitalizzazione del patrimonio culturale, sarà in grado di utilizzare i linguaggi web/GIS e le piattaforme di archiviazione digitale del patrimonio culturale, di gestione di open data e di applicarli nella conservazione, trasmissione e diffusione del patrimonio. In tale ambito il laureato possiede:
- le competenze per la conservazione e la catalogazione del patrimonio storico, archeologico, artistico, documentario, anche utilizzando i principali strumenti informatici di gestione dei dati;
- la preparazione metodologica e tecnica per la valorizzazione e promozione dei beni e delle attività culturali, attraverso le tecnologie informatiche.
Il laureato in Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali potrà svolgere attività professionale presso istituzioni pubbliche, enti locali, fondazioni e aziende private operanti nel settore della tutela, della gestione, della valorizzazione, della fruizione del patrimonio artistico e culturale come musei, biblioteche, archivi, gallerie e centri espositivi. Più specificatamente, potrà collaborare alle attività museali e di esposizione, fruizione e gestione del patrimonio storico-artistico; operare all’interno di collezioni in formazione e collaborare con i responsabili di operazioni di ordinamento e inventario di musei e archivi fototeche e medianiche; operare nel mondo dell’editoria e del mercato dell’arte; operare nel campo del turismo culturale, sia attraverso il concorso per guida turistica, sia attraverso l’assunzione presso agenzie ed altre organizzazioni ed enti che si occupano della fruizione dei beni culturali; operare nel quadro di attività editoriali tradizionali, multimediali e telematiche e di istituzioni e imprese a vario titolo interessate al patrimonio artistico.
L’accesso ad attività professionali in enti pubblici, nazionali e internazionali è regolato da norme comunitarie, nazionali o regionali, pertanto i laureati potranno accedervi solo dopo aver completato e superato i concorsi previsti.
Il Corso di laurea triennale costituisce il punto di partenza per chi intenda proseguire negli studi ed è la necessaria premessa per l’accesso ai Corsi di laurea magistrale compresi negli ambiti storico, storico-artistico, archeologico, geografico, ecc., secondo le modalità previste dai rispettivi regolamenti didattici