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Suggerimenti raccolti

Certamente parteciperò al form anonimo, per ora posso dire che la ricerca di articoli scientifici risulta complicata al di fuori delle mura dell'Ateneo. Impostare una connessione VPN in cui accedere con le credenziali istituzionali permetterebbe l'utilizzo dei database scientifici (e.g., Scopus) ovunque.

  1. Accesso da remoto alle banche dati dell'università
  2. acquisto di pacchetti di creazione paradigmi e analisi dati a disposizione degli studenti (es. SPSS, eprime. Qualtrics)
  3. regolamentazione degli incontri tra dottoranti e consiglio docenti e/o rettore almeno ogni 6 mesi con preavviso ufficiale dell'incontro almeno 2 settimane prima per poter permettere a tutti i dottorandi di partecipare sia in presenza che online al di là della questione che essi siano borsisti o non borsisti;

Garantire la possibilità di accesso alle banche dati scientifiche da remoto.

Purtroppo l'accesso ai  "database scientifici" per lo studio di articoli può essere effettuato solo in sede. Questo è spesso limitante alle attività di ricerca che notoriamente non si svolgono con luoghi ed orari d'ufficio tradizionali.

Ritengo che sarebbe fondamentale per i dottorandi avere la possibilità di accedere alle banche dati da remoto in quanto molto spesso l’attività di studio, scrittura o revisione degli articoli non avviene con gli orari in cui è possibile accedere alla sede dell’università. Inoltre, molto spesso accade che durante la partecipazione a convegni o summer school (che si svolgono ovviamente al di fuori della sede dell’università) sia necessario consultare qualche articolo, ma ciò risulta impossibile in quanto non vi è l’accesso da remoto alle banche dati. Inoltre, penso che l’attività di Dottorato dovrebbe essere maggiormente valorizzata e resa nota all’esterno dell’università. In occasione di numerosi convegni, infatti, molti colleghi provenienti da altre università si sono stupiti che presso l’UNINETTUNO esistessero dei corsi di Dottorato in quanto non ne avevano mai sentito parlare.
Tra l’altro ho riscontrato che l’UNINETTUNO risulta in certi ambienti una realtà poco conosciuta (l’UNINETTUNO viene solitamente associata ai corsi televisivi notturni e, in alcuni casi, vi sono ancora dei pregiudizi riguardo la percezione dell’UNINETTUNO come una realtà accademica “seria”.). Credo che sarebbe anche importante una apertura verso le università estere. In molti percorsi di dottorato è previsto un periodo all’estero obbligatorio di minimo 6 mesi; al termine del dottorato, in alcuni settori disciplinari, un cv che presenta un periodo di studio all’estero riceve una valutazione maggiormente positiva rispetto ad un cv in cui sono assenti le esperienze all’estero.

Dato che buona parte del processo di fruizione delle banche dati per la scrittura di articoli avviene in un contesto esterno rispetto all’edificio fisico dell’università (oppure in orari in cui la facoltà non è più accessibile), potrebbe essere utile fornire ai dottorandi la possibilità di accedere alle stesse banche dati dal proprio PC.