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Silvia Massi: “Serve certificazione dei modelli organizzativi di enti collettivi”

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A 20 anni dalla norma, "diventa indispensabile ormai introdurre la certificazione dei modelli organizzativi degli enti collettivi, quali imprese, società e associazioni, perché serve uno strumento di garanzia per gli enti che adottano questi modelli". A chiedere un cambio di passo è stata la penalista Silvia Massi, Associato di Diritto Penale della Facoltà di Giurisprudenza dell''Università Telematica Internazionale Uninettuno, che ha messo sul tavolo, nel corso di un incontro avvenuto lunedì 19 dicembre nella Sala Zuccari del Senato, il tema della certificazione dei modelli organizzativi.

La Prof.ssa Massi ha presentato la sua proposta in occasione di un dibattito cui sono intervenuti anche il Vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri e, in collegamento, il Viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto. Nel corso dei lavori è intervenuta anche il Magnifico Rettore dell’Università Uninettuno, Maria Amata Garito. L''incontro ha visto anche interventi di magistrati e massimi esperti della dottrina che hanno dibattuto sulle principali questioni poste a venti anni dall’entrata in vigore della disciplina, per fornire un contributo al legislatore nell’ottica di una riforma.

«La certificazione - ha spiegato la Silvia Massi - è uno strumento di garanzia per le imprese nella valutazione della idoneità del modello organizzativo da parte del giudice penale. La proposta di riforma della norma - ha aggiunto - arriva perché ad oggi la valutazione del modello organizzativo è rimessa alla discrezionalità del giudice penale e, invece, con la certificazione si introduce nel processo una presunzione di idoneità del modello che il giudice penale dovrebbe poi superare con una motivazione rafforzata».