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Economia e gestione delle imprese (Anno Accademico 2023/2024) - Economia e Governo d'Impresa

Procedura penale comparata dei paesi Euro-Med


CFU: 9
Lingua contenuti:Italiano
Descrizione dell'insegnamento
’attuale conoscenza del processo penale italiano, nel dibattito dottrinario interno appare, di sovente, un sistema involuto in sé stesso. La dimensione sovranazionale viene ormai identificata solo all’interno del quadro del dialogo delle Corti e nel sistema dei limiti e dei contro limiti giurisprudenziali. La ricerca giuridica nell’ambito dello studio del diritto processuale penale, spesso limitata a raccolte compilative e a commentari mediate dalle massime giurisprudenziali, tendenzialmente perde di vista i rapporti tra le diverse fonti normative – nazionali e sovranazionali – che influenzano il sistema processuale-penalistico italiano. Le tematiche della comparazione applicata ai sistemi processuali penali “diversi”, in trasparenza con i modelli sovranazionali, con particolare riferimento alle tematiche di maggiore urgenza degli ultimi anni, rappresenta oggi l’istanza più avvertita delle linee più avanzate della ricerca giuridica nel settore scientifico disciplinare IUS/16. Il processo penale italiano, che rappresenta il risultato di un’intensa attività del Legislatore e il codice di procedura penale attualmente vigente ( D.P.R. 22 settembre 1988 n. 447), si innesta in questo quadro complessivo risultando il quarto codice di rito che l’Italia abbia avuto. Fin da subito è stato possibile ravvisare la chiara esigenza di un’attività di regolamentazione organica del processo penale che, in Italia, ha il suo visto nel continuo inserimento di intense fasi di riforma confermate anche dall’attuale dibattito politico ancora volto a produrne di nuove. Esse non solo hanno modificato sensibilmente l’originario spirito riformatore del ’88, ma hanno anche rivelato una complessità in re ipsa, forse ignota agli stessi estensori originari. Qualsiasi intervento o innesto normativo non può però prescindere dal fatto che un sistema processuale penalistico deve avere, come scopo principale quello della ricerca della verità, diversamente da un altro modello/sistema che può invece ritenere rilevante il “modo “di risoluzione della lite, mettendo in secondo piano l’aspirazione ad una ricostruzione veritiera dei fatti. Ma l’approccio ad un sistema non può accettare superficialmente le regole che lo caratterizzano come semplici dati di fatto, al contrario, l’esame dovrebbe coinvolgere le scelte politiche, storiche ed economiche, che dovrebbero osare e porre le domande sulle premesse e non solo sui risultati evidenti. Una finalità così apparentemente semplice, quasi naïve nella sua lineare espressione, comporta, tuttavia, uno sforzo notevole. La ricerca della verità è un’aspirazione morale che coinvolge qualsiasi organo giudicante, sia che appartenga ad un sistema accusatorio, sia ad uno inquisitorio; possono però essere diverse le regole che disciplinano gli strumenti, i poteri e la posizione degli organi e delle parti nel processo e, più in generale, il processo stesso. Le decisioni giudiziali sono espressione delle leggi naturali, della società, della tradizione storica, di condizioni cioè variabili che producono risultati relativi e che quindi non sono inamovibili. Gli esempi dimostrano come, anche modelli processuali che non ritengono primaria la ricerca della verità, di fatto presuppongono dei dogmi, dei nuclei duri che rappresentano la realtà sociale, economica e storica e che assurgono a idee guida, fintanto che non si verificano mutazioni. Una tale purezza di forme, per cui il processo è nettamente differenziato e distinguibile, non è riscontrabile nella realtà, che, come già anticipato, è molto meno coerente. Il ruolo del giudice non è mai, infatti assolutamente passivo o attivo, né le parti si trovano in una posizione di assoluta parità. Lo stesso modello anglosassone, che pur si avvicina maggiormente all’espressione più ideale, ha subito delle modificazioni e dei compromessi tali, da rendere assai più prosaica l’ideologia originaria e la nostra stessa aspirazione accusatoria si è modificata nel tempo abbandonando la pretesa alla sanzione in luogo della correttezza procedimentale e disciplinare. Nelle società moderne la produzione di diritto costituisce, com’è noto, una delle principali manifestazioni della sovranità; esso è: -Il processo come instrumentum Regni -Il processo come linea di confine tra autorità e libertà -Il processo come contesto non sanzionatorio, ma intensamente disciplinare -Il processo come fabbrica del consenso Ma è proprio attraverso il dispiegarsi nella prassi che le regole processuali cessano di essere statiche. Ciò lo si vede in misura ancora più urgente nella dimensione comparatistica ed internazionale quando si incrociano culture processuali diverse. Da questo stato dell’arte dovrebbe partire una linea scientifica che, attraverso l’analisi dei sistemi processuali Euro-Med sappia cogliere, nella loro intrinseca dinamicità, sia il minimo che il massimo comune denominatore. La loro dinamicità, infatti, non potrà, quindi, essere circoscritta al dato della mera sistemistica didattica: essa è, infatti, prassi che si fa storia. 
Prerequisiti
Una generale familiarità con le macro aree del diritto e una buona curiosità e interesse alla comparazione giuridica raprresnta requisito essenziale
Scopi

 Al termine del corso lo studente sarà in grado di:

1. Identificare i significati, le prospettive, le forme, le giustificazioni e il contesto storico del confronto tra l'applicazione della legge e i sistemi di giustizia penale dell’area Euro-Mediterranea.

2. Analizzare le varie componenti e i processi coinvolti nella comparazione dei contesti di giustizia penale transculturali sulla base di criteri appropriati.

3. Individuare la razionalizzazione e le tesi secondo cui possono essere intraprese forme effettive di cooperazione giudiziaria e mediazione culturale processuale penale.

4. Riferire cosa si può apprendere da alcuni aspetti dell'amministrazione della giustizia in altri Paesi attraverso l’uso della metodologia della comparazione giuridica.

Contenuti

ARGOMENTI DEL CORSO

1. Introduzione

2. Misurazione e confronto della criminalità nelle varie nazioni euromediterranee con un particolare focus a quella economica

3. Le famiglie giuridiche

4. Sei nazioni modello

5. Applicazione della legge: Questioni comparate

6. Procedura penale nell'area euromediterranea

7. Tribunali e procedure legali nell'area euromediterranea

8. Procedure esecutive dopo la condanna a confronto: l’estradizione

9. Questioni penitenziarie in ambito europeo

10. Terrorismo

11. Criminalità organizzata transnazionale e finanziaria

12. Responsabilità internazionale delle imprese

13. Misure di prevenzione economica

14. Crimine informatico e sicurezza informatica

Testi
I Materiali di studio sono quelli presenti all'interno della piattaforma e indicizzati all'interno degli argomenti delle video lezioni
Esercitazioni
Le esercitazioni sono programmate all'interno del percorso curriculare
Docente
Daniela Mainenti
Docenti video
Prof. Daniela Mainenti - Università Telematica Internazionale UNINETTUNO (Roma - Italy)
Elenco delle lezioni
Daniela Mainenti
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