Medicina della transcultura, informazione e conoscenza per favorire l'integrazione e
l'avvicinamento tra le due Sponde del Mediterraneo partendo dalla consapevolezza che "la
diversità è l'elemento caratterizzante di un'Europa nuova che, con fierezza, riconosce la sua
identità multiculturale e affronta l'immigrazione con proposte concrete".
Questo il cuore del
protocollo di intesa che è stato firmato il 21 ottobre tra la Prof.ssa Maria Amata Garito, Rettore
dell'Università telematica Internazionale UNINETTUNO ed il Prof. Foad Aodi, Presidente della
Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai), dell'Associazione dei Medici di Origine Straniera in
Italia (AMSI) e del Movimento "Uniti per Unire"
L'accordo ha avuto luogo nella stessa sede
di UNINETTUNO, con il sostegno istituzionale dell'Ambasciatore della Lega Araba in
Italia, Nassif Youssef Hitti, il suo vice, Zouheir Zoheiri, ed il Ministro Plenipotenziario Enrico
Granara, Coordinatore per gli Affari Multilaterali del Mediterraneo e Medio Oriente presso il
MAE. Medicina sociale e telemedicina, stage per gli studenti stranieri, workshop sul dialogo
interculturale ed inter-religioso, gemellaggi con le Università arabe, sportelli telematici,
riconoscimento dei percorsi di studio sostenuti all'estero, corsi professionali e linguistici per gli
immigrati, sono i punti di innovazione sui quali si fonda la neo-partnership. Un altro traguardo
per l'Università telematica Internazionale UNINETTUNO che dalla sua istituzione con decreto
ministeriale, avvenuta il 5 aprile 2005, rappresenta un polo culturale interattivo erogando corsi in elearning
in 4 lingue Italiano, Inglese, Arabo, Francese e Greco.
"Siamo orgogliosi di avere trovato
l'appoggio ed il sostegno della Lega Araba per portare avanti questa grande sfida per la cultura e
l'integrazione. La buona immigrazione, fatta di una serie di iniziative e di azioni che facilitino
l'accoglienza degli immigrati ed il loro inserimento in Italia, è la nostra grande arma contro
l'ignoranza ed il terrorismo", ha dichiarato Aodi a fine incontro.
La Prof.ssa Maria Amata Garito ha commentato con soddisfazione: "UNINETTUNO prosegue quel percorso a favore della
conoscenza che ha intrapreso da anni assieme a molte Università d'Europa e del Mondo Arabo. Lo
scambio culturale, come tale, non può avere confini geografici, né rimanere ancorato ai
pregiudizi.." - prosegue - "l'istruzione ha un ruolo guida per lo sviluppo della civiltà e per il
sostegno della cooperazione internazionale. UNINETTUNO é a servizio dell'integrazione e si
propone di fornire il suo valido contributo per l'educazione al rispetto delle differenze. Vogliamo
aiutare i rifugiati riconoscendo loro il percorso di studio, ridandogli la loro dignità ed aiutandoli
ad inserirsi nel mercato del lavoro europeo". Ribadendo come "il rispetto delle culture e delle
differenze sono la base di partenza per un futuro dove la parola tolleranza dovrà essere sostituita
dalla parola conos
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