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Descrizione dell'insegnamento |
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Il corso fornisce la conoscenza della storia della scrittura latina. Non si tratta della conoscenza della lingua o della letteratura latina, ma dei caratteri dell’alfabeto latino, i segni, i grafemi giunti sino a noi attraverso molte e incredibili trasformazioni o ritorni. |
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Prima di seguire il corso di Paleografia Latina è necessario avere svolto l’esame di Storia Medievale e Lingua Latina. |
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Il corso si propone di illustrare svolgimenti e tendenze delle forme grafiche assunte dall'alfabeto latino nell'età antica e medievale, prima cioè dell'invenzione della stampa a caratteri mobili: fino ad allora non solo la scrittura a mano fu l'unica possibile, ma, proprio per questo motivo, è oggetto di una "storia" specifica e significativa. |
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Si presenteranno le linee generali degli sviluppi e dei mutamenti grafici dalle più antiche attestazioni dell'alfabeto latino (VII/VI secolo a. C.) sino al XV secolo. Saranno anche proposte analisi monografiche di particolari produzioni scritte. L’evoluzione dei segni grafici dell’alfabeto latino mutano a seconda delle vicende storiche, sociali e religiose: l’avventura delle lettere passa dunque attraverso i secoli della Repubblica e dell’Impero romano, viene travolta e modificata dall’arrivo dei popoli germanici, mantiene un legame col passato attraverso il Monachesimo e recupera la solennità della antichità prima con Carlo Magno e poi con gli Umanisti. |
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Testi obbligatori:
A. Petrucci, Breve storia della scrittura latina, Roma, Bagatto Libri, 1992.
A. Petrucci, Prima lezione di Paleografia latina, Roma-Bari, Laterza, 2002.
A. Pratesi, A., Genesi e forme del documento medievale, Roma, Jouvence, 1999
F.M. Bertolo – P. Cherubini – G. Inglese – L. Miglio, Breve storia della scrittura e del libro, Roma, Carocci ed., 2004 |
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Il corso è integrato da un album di venti riproduzioni con relative trascrizioni, disponibile nella WEB page della disciplina, sul quale lo studente potrà testare individualmente la propria preparazione. Gli esercizi sono infatti provvisti delle rispettive trascrizioni, così che da soli gli studenti possano verificare eventuali errori e correggerli. |
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Attilio Bartoli Langeli
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