La facilità d’accesso e d’uso delle nuove tecnologie ha reso estremamente facile e veloce l’accesso a enormi quantità di informazione, la possibilità di relazioni sociali virtualmente infinite. Tuttavia, se da una parte internet favorisce l’avanzamento della ricerca, della conoscenza e della socializzazione del sapere, allo stesso tempo esistono dei rischi che possono riguardare gli utenti che ne fanno uso, soprattutto nella fase evolutiva dell’adolescenza.
Le nuove generazioni stanno crescendo immerse in questo mondo iper-virtuale, strutturano le proprie abilità e competenze secondo modalità decisamente diverse rispetto alle generazioni precedenti (“analogiche”): esplode sin dalla tenera età la tendenza a giocare e intrattenere scambi di tipo sociale mediante il mezzo telematico. Mentre le potenzialità e i vantaggi sono facilmente intuibili, cresce allo stesso tempo la consapevolezza dell’esistenza di rischi per la salute poiché hanno introdotto radicali mutamenti nella modalità di costruzione dei legami affettivo-relazionali e dell’identità personale. Dal punto di vista neurobiologico è stato dimostrato che l’uso disadattivo della rete, può attivare gli stessi circuiti neurobiologici implicati nella percezione degli stimoli piacevoli, e può condurre al rafforzamento di alcune connessioni neurali e all’atrofia di altre, fra le quali quelle direttamente coinvolte nell’uso del pensiero critico e del ragionamento, nonché quelle connesse al funzionamento emotivo del cervello, presenti ad esempio nel sistema limbico.
Anche per questo motivo, gli strumenti virtuali si prestano ad essere utilizzati eccessivamente (“abusati”); questo, per la mancanza di un condiviso “set” di norme e regole, che dettino i “limiti” qualitativi e quantitativi del loro uso. Le conseguenze possono includere da un lato, lo sviluppo di una vera e propria “dipendenza” (incluse vere e proprie crisi di “astinenza” se il mezzo viene sottratto o smarrito); dall’altro, l’instaurarsi di relazioni “artificiali” modifica profondamente anche la capacità di provare ed esprimere sentimenti, che non è forgiata più dalla cultura di tipo tradizionale. |
Fornire una visione d’insieme del fenomeno della dipendenza da internet, ponendo l’accento sulle basi profonde di un siffatto comportamento disfunzionale da un punto di vista psicologico e psichiatrico. Una parte del corso sarà dedicata alla fase evolutiva dell’adolescenza.
In particolare, il corso si avvale quali docenti di quattro validi professionisti, con ampia esperienza clinica nella gestione delle problematiche emergenti collegate all’abuso dei social media, e alla patologia da gioco d’azzardo, anche dal punto di vista clinico. Al termine del corso, i discenti avranno acquisito nozioni “di frontiera” che torneranno loro utili per rimodulare l’approccio col paziente nella pratica quotidiana. |
Il sé in adolescenza
Le dinamiche dell’adolescenza
Modelli integrativi per una psicobiologia della propensione all’azzardo
Meccanismi psicobiologici delle nuove dipendenze comportamentali
Meccanismi neuropsicologici delle dipendenze comportamentali: Gioco d’Azzardo Patologico (GAP)
Internet addiction. Disorder AID, lo stato dell’arte
Stati limite della mente in adolescenza e dipendenze – Prima parte
Stati limite della mente in adolescenza e dipendenze – Seconda parte |
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