Il corso si propone di offrire una sintesi critica della storia giuridica italiana ed europea tra medioevo ed età contemporanea, in una prospettiva tale da renderne la complessità, sia dal punto di vista giuridico che economico. Le lezioni si articolano seguendo un ordine cronologico, partendo dal tardo antico - ovvero dall’epoca dell’imperatore Diocleziano - fino ad arrivare alla Costituzione italiana del 1948.
Tre sono i macroperiodi presi in considerazione: il medioevo, l’età moderna e l’età contemporanea. Il primo periodo è suddiviso a sua volta in due parti: l’età altomedievale (Chiesa e Impero, diritto giustinianeo, regni germanici, feudo) e l’età bassomedievale (glossatori e commentatori, scienza canonistica, comuni e Impero, ius commune-iura propria). Nella parte dedicata all’età moderna si analizzano la Riforma luterana, il Giusnaturalismo, l’Illuminismo giuridico, le grandi rivoluzioni settecentesche ispirate ai principi enunciati da queste dottrine filosofico-giuridiche, nonché le ripercussioni che tali dottrine ebbero sul fenomeno della codificazione in Italia e in Europa. Infine, l’analisi del “secolo giuridico” (1814-1916) costituisce la necessaria premessa per discutere degli sviluppi economico-giuridici del periodo fascista e degli assetti stabiliti dalla Costituzione repubblicana.
Partendo quindi dalla storia giuridica, una parte delle lezioni è dedicata alla storia economica o, più spesso, a tematiche giuridiche dagli importanti risvolti economici come ad esempio la lex mercatoria nel medioevo, le grandi compagnie commerciali privilegiate nell’età moderna, il diritto del lavoro nell’età contemporanea. Ciascuna videolezione è accompagnata da immagini (dipinti, sculture, manoscritti, fotografie) che hanno lo scopo di stimolare la curiosità dello studente e di migliorare l’apprendimento degli argomenti trattati sottolineando i legami esistenti tra il diritto e le arti figurative.