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L’insegnamento consiste in un percorso attraverso le forme dello spettacolo caratteristiche della contemporaneità, con particolare riferimento agli audiovisivi (cinema, televisione, pubblicità), pur nella loro relazione con altri media (teatro, radio, letteratura, ecc.). Particolare attenzione è data alle ricadute della digitalizzazione e all’impatto della tecnologia sui linguaggi e i generi dello spettacolo, nonché sui nuovi modelli di esperienza, di fruizione e di consumo mediale. Il corso fornisce inoltre una panoramica dei paradigmi interpretativi e un’esemplificazione dei modelli di analisi dei testi spettacolari.
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Sono richieste la conoscenza e la padronanza della lingua italiana e fruizione di spettacoli teatrali e in particolare di prodotti audiovisivi cinematografici e televisivi. |
camente uno prodotto performativo o mediale, descriverne gli aspetti formali e linguistici, porlo in relazione con altri prodotti, contestualizzarlo nell’ambiente sociale e culturale contemporaneo.
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Il corso è suddiviso in una serie di moduli fra loro interrelati. I moduli trattano gli aspetti essenziali degli ambiti specifici con un approccio volto a sottolineare interazioni e reciproche influenze, con particolare (ma non esclusivo) riferimento all’ambito italiano. 1) Una prima sezione introduttiva mira a inquadrare e discutere gli aspetti dominanti dell’attuale panorama mediale (definito “post-mediale”). Questa sezione fornisce allo studente alcune competenze di base per l’analisi critica e metodologicamente attrezzata del panorama mediale contemporaneo, soffermandosi in particolare sulle trasformazioni individuali e sociali conseguenti all’avvento delle tecnologie digitali.
Vengono poi analizzate le diverse strutture linguistiche del cinema e della televisione. 2) Un secondo gruppo di lezioni descrive le ricadute delle caratteristiche e dell’evoluzione storica dell’industria mediale sulle forme linguistiche e narrative del cinema e della televisione. 3) Un terzo ciclo di lezioni affronta il mezzo televisivo con una focalizzazione sulle principali funzioni culturali della fiction e sulle strutture elementari della serialità. È offerto anche un focus sui generi e l’autorialità televisiva. 4) Un quarto gruppo di lezioni è incentrato sullo studio delle trasformazioni subite dal cinema ad opera delle tecnologie digitali. 5) Una quinta sezione approfondisce il rapporto fra i media audiovisivi – cinema, televisione, pubblicità – e la religione ed è completato dal contributo di due professionisti della produzione audiovisiva multimediale.
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- Ruggero Eugeni, La condizione postmediale, La Scuola, Brescia 2015
- Federico di Chio, American storytelling. Le forme del racconto nel cinema e nelle serie tv, Carocci, Roma 2016
- Guglielmo Pescatore (a cura di), Ecosistemi narrativi. Dal fumetto alle serie TV, Carocci, Roma 2018
- Dario Edoardo Viganò et al., selezione di saggi messi a disposizione nei Materiali didattici
Testi consigliati
- Milly Buonanno (a cura di), Tempo di fiction. Il racconto televisivo in divenire, Liguori, Genova 2013
- Elio Girlanda (a cura di), Il precinema oltre il cinema. Per una nuova storia dei media audiovisivi, Dino Audino, Roma 2010
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Esercitazioni di analisi di prodotti teatrali, televisivi, cinematografici e pubblicitari saranno proposte durante l’erogazione del corso attraverso i Materiali didattici e il Forum online dell’insegnamento.
Per arricchire ulteriormente il percorso di conoscenza, gli studenti potranno liberamente visionare alcune testimonianze/lezioni in video di alcuni importanti figure del mondo del teatro e del cinema (come Giorgio Albertazzi, Pupi Avati, Mario Monicelli, Ennio Morricone, Lina Wertmüller), tratte dall’archivio audiovisivo d’Ateneo. |