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CBVE - Cross-Border Virtual Entrepreneurship

 
Programma UE: Lifelong Learning Programme 2007 - 2013
Programma Specifico: ERASMUS / Multilateral Projects / Co-operation between Universities and Enterprises
Call: EAC/61/2006
Project Number: 134095-LLP-1-2007-1-NL-ERASMUS-ECUE
Durata del progetto: 24 mesi (1 Ottobre 2007 – 30 Settembre 2009)
Responsabile Scientifico Locale: Prof. Maria Amata Garito
Enterpreneurship Portal: http://www.eadtu.nl/cbve-portal
 

Area Privata

 

CBVE PARTNERS

Primo Contraente
 
Partner
P3 NHRDEC - University of Miskolc (HU - Ungheria)
 
Partners associati
OUNL - Open Universiteit Nederland (NL - Paesi Bassi)
ECBS - Euro-Contac Business School (HU - Ungheria)
UM - University of Maastricht (NL - Paesi Bassi)
Chamber of Commerce and Industry for Borsod-Abaúj-Zemplén County (HU - Ungheria)
 

SINTESI DI CBVE

Le Università tradizionali hanno delle difficoltà nell’adeguarsi al paradigma della formazione permanente [COM(2006) 208]. Molte università tradizionali seguono ancora una strategia volta ad educare studenti tradizionali di età compresa tra i 18 e 25 anni. Seguire uno sviluppo di questo tipo può implicare il fatto che un gran numero di studenti (permanenti) potenziali non sono raggiunti. I risultati degli studi demografici e la concorrenza a livello globale impongono in modo molto chiaro l’esigenza di raggiungere questi studenti. [COM(2005) 24]. Mentre aumenta il numero dei contingenti di studenti esterni ai gruppi tradizionali, l’esigenza di agire sullo sviluppo delle loro competenze è di vitale interesse per la competitività a lungo termine dell’Unione. Le Università aperte e a distanza sono influenti in questo settore. Hanno alle spalle anni di esperienze nell’impiego di approcci flessibili per raggiungere diverse categorie di studenti [EADTU, 2006, 2005, 2004]. Cross Border Virtual Entrepreneurship (CBVE – Integrazione del Curriculum Imprenditorialità Virtuale) fa tesoro di questa esperienza. CBVE è un’azione collaborativa da parte di un consorzio a livello europeo che mira ad occuparsi delle competenze dello studente permanente in modo da rispondere alle esigenze dello studente di oggi, non (più) parte dei contingenti tradizionali (comprese le minoranze). CBVE è dedicato alle competenze prioritarie di interesse: quelle imprenditoriali.
L’imprenditorialità è una forza vitale nelle economie dei paesi sviluppati [Audretsch, 2002]. In questa proposta, facciamo riferimento all’imprenditorialità come processo per sfruttare le opportunità presenti in un ambiente o che sono create tramite l’innovazione in uno sforzo volto a creare valore. Generalmente fa riferimento alla creazione e alla gestione di una nuova impresa da parte di un singolo o di un gruppo. L’imprenditorialità occupa un posto di primo piano nell’agenda della Commissione Europa [COM(2006) 33]. E ciò non un fatto immotivato: le Piccole e Medi Imprese (PMI) in Europa rappresentano circa il 99% di tutte le imprese e due terzi del personale dipendente, cioè 75 milioni di posti di lavoro [EC, 2006]. L’imprenditorialità tuttavia, non è limitata solo alle nuove aziende o agli start-up. Include anche il pensiero “eccellente” intra-organizzativo e cioè l’imprenditorialità innovative e il rischio associato, proprietà che contribuiscono alla competitività di lungo periodo delle organizzazioni di grandi dimensioni.
L’obiettivo primario di CBVE è quello di rafforzare le competenze professionali degli studenti tramite approcci formativi permanenti aperti e flessibili con un’attenzione specifica sullo sviluppo, l’approfondimento e l’estensione delle competenze imprenditoriali. CBVE dovrà fare da progetto pilota per l’imprenditorialità come parte futura del curriculum di studenti non (ancora) parte dei contingenti tradizionali.CBVE si occupa anche della formazione dei formatori, cioè dell’aggiornamento delle competenze imprenditoriali del personale accademico coinvolto. CBVE ha un interesse operativo chiaro sulla cooperazione tra istituzioni di educazione superiore e sui protagonisti del settore: Reti Imprenditoriali Regionali, Camere di Commercio, Banche di Investimenti e altre Organizzazioni Professionali. Queste sono state riconosciute come priorità massime della formazione permanente.
Sviluppando contenuti didattici pedagogicamente ricchi e reclutando studenti non tradizionali, CBVE affronta il gruppo target individuato e offre un’opportunità unica di fare leva sulla formazione imprenditoriale. Questi studenti beneficiano anche di un impegno da parte di terzi e dell’interazione con protagonisti del settore esterni all’università, quando sono messi a confronto con una valutazione (critica) delle imprese commerciali che essi propongono. Uno dei maggiori vantaggi per lo studente è il valore aggiunto che viene creato nel suo portaolio in termini di competenze imprenditoriali acquisite. Infine, lo studente è meglio attrezzato per avviare nuove aziende di successo e per fare innovazione all’interno di aziende tradizionali. In generale, le prospettive di impegabilità (individuali e/o di salario) aumentano.
Inoltre, per gli studenti CBVE rappresenta un sicuro vantaggio per le università aperte e a distanza e anche per quelle tradizionali. Riempie un vuoto per le università a distanza in cui tradizionalmente gli investimenti nell’educazione, nella formazione e nelle reti (esterne) in favore dell’imprenditorialità sono esigui. Riempie un vuoto per le università tradizionali in cui non sono previsti approcci didattici flessibili all’imprenditoria per raggiungere studenti esterni ai contingenti tradizionali. Nel raggiungere lo studente permanente, le università convenzionali potrebbero trarre beneficio dal trasferire stili di apprendimento pedagogicamente ricchi, come quelli sviluppati dall’educazione a distanza.
 

DESCRIZIONE DETTAGLIATA

L’esigenza più rilevante da affrontare è lo sviluppo, l’allargamento e l’espansione delle competenze imprenditoriali in cui sono coinvolti gli studenti che non ricevono una formazione adeguata in termini di capacità imprenditoriali, in particolare studenti che sono svantaggiati in quanto non parte di contingenti tradizionali. Un’azione complessiva è attuata per far fronte a quest’esigenza tramite l’educazione e la formazione in cooperazione con entrambe le università tradizionali e quelle aperte e a distanza nell’ambito di un consorzio e con il supporto di agenzie esterne. Questa azione è suddivisa in diversi work package, illustrati di seguito. Le prospettive per elaborazioni in materia di imprenditorialità da parte degli studenti fuori dai contingenti tradizionali non sono attualmente in crescita. Coloro che intendono saperne di più della sfida imprenditoriale sono praticamente esclusi. Le università aperte e a distanza, per esempio, non hanno centri istituzionali per dare agli studenti informazioni di riferimento da consultare, non offrono supporto professionale, orientamento e consulenza per incoraggiare start-up di successo. Molti studenti, già iscritti a corsi di educazione a distanza, potrebbero perdere il loro spirito imprenditoriale, cioè auto-impiego rispetto a possibilità di impiego regolare, nonostante il fatto che soprattutto in questo ambito le maggiori opportunità risiedono nella promozione dell’imprenditorialità (tradizionale), come pure nel promuovere modalità flessibilità di imprenditorialità come parttimepreneurs (imprenditori a tempo), distancepreneurs (imprenditori a distanza), seniorpreneurs (imprenditori senior), weekendpreneurs (imprenditori week-end), etc. L’esigenza di un portale “di riferimento” per l’imprenditoria per l’educazione a distanza e per gli adulti è evidente. Un portale dedicato dovrebbe essere utile allo studente permanente cioè allo studente esterno ai contingenti tradizionali e dovrebbe avere base regionale e avere legami con protagonisti importanti del settore. Su questo portale universitario, imprenditori effettivi o potenziali (full-time o part-time), dovrebbero poter reperire informazioni su start-up, riferimenti di esperti e programmi di iscrizione all’università per corsi e formazione professionale. Il progetto prevede quest’azione in uno dei work package fondamentali. Per fornire competenze imprenditoriali a studenti esterni ai contingenti tradizionali, cioè, studenti a distanza, che sono, o sono stati privati di corsi di alta qualità in questo ambito, il progetto intende offrire opportunità specifiche di formazione ed educazione pedagogicamente ricche. Per fare ciò, intende impiegare modelli didattici e tecnologici con solide basi e basati sull’educazione a distanza. Un work package si occupa proprio di questo. Ha un chiaro obiettivo sulla creazione, sviluppo e testing di materiali per la formazione e l’educazione all’avanguardia e/o loro adattamento. Il programma si basa su conoscenze allo stato dell’arte dalle varie discipline.
Gli studenti ricevono una formazione specifica su come avviare (e gestire) un’impresa, compresa la capacità di delineare un piano commerciale e le competenze associate ai metodi atti a individuare e valutare opportunità commerciali. Agli studenti si insegnerà come delle idee commerciali a livello embrionale possano essere sostenute (per esempio facendo riferimento a prestiti speciali, strutture commerciali, consulenze etc.) e qual’è la procedure per mettere in pratica di progetti e per inserirli nel mercato. L’educazione e la formazione sono attuate online, utilizzando un ambiente di apprendimento elettronico, dedicato all’erogazione di corsi flessibili. Gli studenti residenti in aree geograficamente lontane sono avvicinati grazie all’idea della mobilità virtuale internazionale. La formazione del personale accademico è un requisito fondamentale e si basa su workshop in cui sessioni condotte in modo professionale e interattive conducono tutti gli allievi verso lo sviluppo di atteggiamenti e competenze imprenditoriali. Le modalità attraverso le quali l’effettivo “learning by doing” da parte dei futuri allievi imprenditori è attuato vengono affrontate con la progettazione, la configurazione e il programma di un banco di prova effettivo. Si occupa dell’organizzazione di un piano commerciale nell’ambito di un ambiente di sostegno e incubazione, un ambiente che promuove marcatamente processi di acquisizione, scambio e creazione e che fornisce agli studenti un’esperienza formativa reale. Per quanto riguarda i limiti, per esempio, l’apprendimento non tradizionale e a distanza, viene previsto un supporto tecnologico a quest’ambiente. Durante la fase pilota sarà configurato uno spazio imprenditoriale virtuale; fornirà una piattaforma sulla quale studenti, personale accademico e terzi potranno interagire. Oltre alla progettazione, configurazione e programmazione del banco di prova, sarà delineato lo sviluppo di criteri tramite i quali misurare il successo della fase post-pilota. L’attuale fase pilota sul business planning, come attivata dall’integrazione (virtuale) degli studenti, personale accademico e protagonisti del settore esterni, presenta un gruppo multi-istituzionalizzato di studenti (internazionali) che sviluppa gradualmente competenze nel campo dell’imprenditorialità. Il principio della concorrenza ha un ruolo chiave nella fase pilota. Una competizione reale tra studenti brillanti che fanno un gioco di ruolo e che si trovano in aree geografiche distanti, hanno un ruolo da protagonisti nel presentare idee embrionali su prodotti, organizzazione (missione, visione e valori essenziali), strategia, protagonisti, ambiente, piano marketing, progetto di produzione, piano finanziario, piano di gestione e questioni giuridiche. Attraverso delle fasi successive di addestramento del personale accademico e tramite la consultazione di terzi si crea la capacità imprenditoriale. Inoltre, tramite l’addestramento degli studenti, il progetto pilota agisce sulla valorizzazione delle competenze imprenditoriali del personale accademico. Alla fine, una giuria di professionisti seleziona il business plan più vantaggioso. L’inclusione di professionisti esterni è importante poiché accresce le prospettive per gli spin-off e gli start-up localizzati, cioè la valorizzazione a livello regionale.
Accrescendo la visibilità, l’educazione e la formazione dell’imprenditorialità per gli studenti non-tradizionali, per esempio gli studenti a distanza, come descritto nelle azioni di cui sopra, il progetto auspica di stimolare direttamente la competenza imprenditoriale di questo gruppo nel breve periodo. Per quanto riguarda la didattica a distanza, gruppi svantaggiati misti (impoveriti in passato) sono in grado di cogliere l’opportunità di diventare esperti nel settore dell’imprenditorialità e accrescere le possibilità di auto-impiego. Nel breve periodo, le istituzioni di educazione a distanza e il relativo personal ne trarrà vantaggio: insieme ai partner del consorzio, essi fanno presa sullo sviluppo collaborativi delle competenze e sulla condivisione (inter-istituzionale) delle risorse educative. Nella preparazione amministrativa, organizzativa, finanziaria e pedagogica del personale (virtuale) e della mobilità degli studenti, le università aperte e a distanza potranno individuare nuove e innovative strategie di internazionalizzazione. I beneficiari a lungo termine sono i centri di sviluppo regionale e i protagonisti del settore para-statali. Hanno prospettive per l’addestramento e di sostegno alle potenzialità per gli start-up di nuove PMI nella regione (con la localizzazione delle iniziative). Altri beneficiari a lungo termine sono le banche d’affari (cioè i protagonisti a livello finanziario). Con il potenziale ritorno sugli investimenti, essi sono in grado di fornire supporto e investimenti per start-up con grandi potenzialità. Il progetto intende collegare a cascata tutte le opportunità commerciale indicate ai protagonisti (regionali) individuati, direttamente – tramite relazioni (coinvolgimento nel progetto) e indirettamente – tramite il portale di riferimento proposto.
E’ incluso in questa proposta un piano di gestione della qualità dedicato. Il piano di gestione della qualità che fa il monitoraggio del progetto è svolto in modo appropriato e accurato. Individua le procedure, i criteri e le risorse per il monitoraggio del progetto. Si occupa anche della valutazione del progresso del progetto, della gestione delle questioni e dei rischi e valutazione interna e/o esterna dei deliverable rispetto ai bisogni del(i) gruppo(i) travet e dei potenziali utenti. Il controllo della qualità assicura che il progetto segua i deliverable previsti e rispetti il budget. I processi del progetto saranno monitorati per verificarne l’efficacia e i rischi del progetto saranno affrontati costantemente. I report sullo status del progetto sono creati per indicare lo status e formulare delle raccomandazioni. Tra i temi affrontati ci saranno: progetto generale, personale di progetto, spese del progetto correnti, deliverable del periodo da relazionare corrente, deliverable del periodo successivo, comunicazioni di progetto, rischi del progetto, questioni relative al progetto, richieste di modifiche e attività sulla qualità di progetto. Saranno intraprese azioni correttive se richieste. Il manuale per il controllo della qualità è inteso a stimolare un’effettiva cooperazione e comunicazione tra le istituzioni partner e di conseguenza è inteso come supporto.
 
Giustificazione della Proposta
La modernizzazione delle università europee è stata riconosciuta non solo quale condizione fondamentale per il successo della strategia di Lisbona, ma come parte di un passaggio più ampio verso un’economia sempre più globale e basata sulla conoscenza. Con 4.000 istituzioni, oltre 17 milioni di studenti e circa 1.5 milioni di dipendenti – di cui 435.000 ricercatori – le Università europee hanno enormi potenzialità, ma tali potenzialità non sono pienamente sfruttate e messe in atto per stimolare la spinte dell’Europa verso una maggiore crescita e maggiore occupazione.
Molte università restano ancora chiuse all’interno di strategie tradizionali. Tendono ad offrire gli stessi corsi allo stesso gruppo di studenti accademicamente (giovani con le migliori qualifiche) e non riescono ad aprirsi ad altre tipologie di apprendimento e di studenti, per esempio corsi di riqualificazione non accademici per adulti o corsi di recupero per studenti che non seguono i percorsi tradizionali. Ciò non solo ha impedito l’accesso ai gruppi sociali svantaggiati e il raggiungimento di percentuali di iscritti più elevate, ma ha addirittura rallentato l’innovazione dei curricula e dei metodi di insegnamento e di erogazione. A tale riguardo è urgente affrontare la questione per quanto riguarda l’imprenditorialità.
L’imprenditorialità è un fattore chiave per la crescita, l’occupazione e la realizzazione a livello personale. Un’indagine scientifica mostra che i paesi che vedono una maggiore crescita nei tassi di imprenditorialità tendono a mostrare una successiva diminuzione più rilevante della disoccupazione [Audretsch, 2002]. La capacità di un’economia di competere con successo e crescere dipende dal bilanciare il gruppo di imprese incoraggiando un maggior numero di start-up e gestendo il trasferimento delle attività.
Tradizionalmente l’educazione formale in Europa non ha mai portato all’imprenditorialità, esistono poche cattedre in Europa su questa materia. Tuttavia l’educazione formale può contribuire molto ad affrontare con successo la sfida imprenditoriale nella UE. Una speciale attenzione verso l’integrazione sistematica della formazione all’imprenditorialità negli studi e nelle istituzioni, per esempio le università e i politecnici, aiuterà a sviluppare competenze imprenditoriali del personale e degli studenti e aumentare le opportunità di start-up e spin-off [EC, 2002]. Sebbene non sia stata stabilita con certezza una connessione immediata tra educazione e creazione di iniziative imprenditoriali e non tutti coloro che sviluppano delle competenze imprenditoriali diventano poi imprenditori, è possibile creare delle condizioni favorevoli tramite stimoli educativi [Sluis et al., 2005].Mentre gli effetti dei cambiamenti demografici sono evidenti e le università tradizionali sono ancora largamente basate sui contingenti di studenti tradizionali, si deve trovare un modo innovativo di affrontare la competenza citata (imprenditoriale) dello studente permanente in modo flessibile. L’acquisizione di tali competenze deve essere aperta a studenti nelle varie fasi della vita. Le università aperte e a distanza dedicate alla formazione aperta e flessibile continua può fare leva sulla loro esperienza in questo settore. Offrono anni di esperienza nell’utilizzo di approcci didattici e pedagogici flessibili per raggiungere studenti diversi, esterni ai contingenti di studenti tradizionali. Con questo progetto, le università aperte e a distanza come pure le università tradizionali intendono colmare questo vuoto dove non esistono opportunità di formazione imprenditoriali strutturate e rapporti con network esterni con il mondo dell’impresa e dove non sono attivati approcci educativi flessibili relativamente all’imprenditoria per raggiungere studenti esterni ai contingenti tradizionali.

 

OBIETTIVI E FINALITA’

Gli obiettivi proncipali del progetto sono:
1. Facilitare la promozione della creatività, della competitività, dell’impiegabilità e della crescita dello spirito imprenditoriale;
2. Contribuire ad una maggiore partecipazione alla formazione permanente di tutte le persone appartenenti a gruppi svantaggiati, a prescindere dalla loro situazione socio-economica;
3. Sostenere lo sviluppo dei contenuti, servizi, pedagogie e pratiche di formazione continua basati sulle TIC;
Obiettivi specifici:
4 Migliorare la qualità e incrementare l’entità della cooperazione tra le istituzioni di educazione superiore e le imprese.
L’obiettivo principale di CBVE è quello di rafforzare le competenze professionali degli studenti grazie ad approcci didattici aperti e flessibili di educazione permanente e pedagogicamente ricchi con particolare attenzione alo sviluppo, estensione e ampliamento delle competenze imprenditoriali. CBVE dovrà attuare un progetto pilota sull’imprenditoria in modo innovativo, come una parte futura per studenti che non sono (ancora) parte dei contingenti tradizionali. Include la formazione dei formatori e anche, ad esempio, la riqualificazione delle competenze imprenditoriali del personale accademico coinvolto. Il progetto prevede di rispondere ai bisogni individuati precedentemente, come riempire il vuoto dove non sono attivate opportunità di formazione imprenditoriale strutturata e rapporti con network esterni con aziende e dove non sono attivati approcci alla formazione flessibile per raggiungere studenti fuori dai contingenti tradizionali.
L’imprenditorialità (attuale o potenziale) risente dell’impatto di numerosi fattori. L’importanza dell’apprendimento relativamente all’Imprenditoria (laddove si tratta di rivolgersi a gruppi target non tradizionali), aumenta ulteriormente. Soprattutto in concomitanza di sviluppi demografici come l’invecchiamento (cioè l’imprenditorialità nelle fasi avanzate della vita) e la diversificazione etnica (cioè, fattori culturali che influenzano l’imprenditorialità), CBVE si augura di poter contribuire a illustrare alcuni elementi trainanti dell’imprenditoria e speranze di integrarli nel corpo delle conoscenze volte allo sviluppo delle competenze. Con strumenti innovativi e approcci istituzionali combinati, CBVE intende assumere lo sviluppo di competenze imprenditoriali per gruppi target non tradizionali tramite azione collaborativi con le università tradizionali e a distanza.
Gli obiettivi di questo progetto sono chiaramente legati agli obiettivi principali e alla priorità individuate dalla Commissione e elaborate nella sezione A.5. Permettendo lo sviluppo e l’erogazione di approcci didatticamente innovativi e pedagogicamente ricchi, riguardanti il settore dell’imprenditorialità, in cooperazione con università tradizionali e a distanza e operatori esterni al settore, questo progetto aiuta a migliorare la qualità esistente e il volume dei contenuti di corsi basati sulle TIC (LLP-Obj-h) e aiuta a promuovere la creatività, la competitività, l’impiegabilità e la crescita dello spirito imprenditoriale (LLP-Obj-e). Nel raggiungere studenti esterni ai contingenti tradizionali, per esempio quelli che non sono serviti dalle università tradizionali, il progetto, grazie alle competenze delle università aperte e a distanza, contribuiscono anche ad una maggiore partecipazione di gruppi attualmente svantaggiati (LLP-Obj-f).Per quanto riguarda gli obiettivi operativi e specifici, il progetto si occupa della cooperazione tra le istituzioni e le aziende di educazione superiore poiché l’interazione con la comunità industriale e i protagonisti a livello regionale sono fondamentali per progetto per strutturare i propri banchi di prova in cui gli studenti sviluppano i propri business plan, che sono successivamente valutati da terzi esterni. Questa parte del progetto coincide con la priorità d’attualità del 2007 di includere organizzazioni professionali, camere di commercio e enti locali/regionali e affianca l’impiego di strategie di cooperazione tra istituzioni accademiche e imprese che hanno una chiara idea dell’orientamento e della consulenza. Con l’erogazione di materiali per una master class e la formazione di docenti all’imprenditorialità, il progetto si occupa dell’introduzione dell’imprenditorialità come sezione futura nel curriculum degli studenti e soprattutto in quanto competenza per docenti/ricercatori.
 

RISULTATI PREVISTI

 
Risultato 1
Sviluppo di strategie per la cooperazione tra università e aziende che deve includere un’idea chiara dell’orientamento e della consulenza

Risultato 2
Introdurre l’imprenditorialità come parte del curriculum per gli studenti e soprattutto come competenza dei docenti/ricercatori

Risultato 3
Includere piccole e medie imprese e organizzazione professionali, camere di commercio, partner sociale e enti locali/regionali.
 

IMPATTO

Impatto a breve termine
I target di breve termine laddove di tratta di disseminazione, sono basati sulle statistiche (esperienza) dell’ EADTIU, nel momento in cui diffonde le informazioni attraverso la sua rete estesa di contatti. La sua base di partner ora conta su 25 membri e migliaia di contatti. Comprende università e consorzi prestigiosi, dedicati alla formazione continua aperta e flessibile e consorzi di oltre ventuno diversi paesi, che si rivolgono a gruppi target fuori-sede con una qualità accreditata. Inoltre, i partecipanti al consorzio CBVE opereranno per contribuire al raggiungimento di questi obiettivi durante il periodo di finanziamento disseminando il progetto a livello regionale e nazionale e anche tramite piattaforme a livello europeo. Gli obiettivi di CBVE sulla creazione dei contenuti e l’adattamento in altre lingue sono basate sull’esperienza precedente nei (partnership) progetti CE in cui lo sviluppo dei contenuti era un deliverable (e-Taster project, e2ngineering project, etc). Il numero di studenti ammessi alla master-class sull’imprenditoria è principalmente basata su un numero pre-stabilito di studenti che sarà (ancora) gestibile per la partnership (anche) nella fase pilota. Il numero dei partecipanti che si ritiene possano partecipare agli eventi CBVE (per esempio, la valutazione, la formazione e la valorizzazione) è stimata con riserva: la possibilità che tali numeri siano (perfino) più elevati, soprattutto prendendo in considerazione l’importanza della “imprenditorialità” tra i membri EADTU e l’inclusione dell’imprenditorialità nell’agenda dell’assemblea dei Rettori e delle Associazioni EADTU: riunioni a livello europeo convocate annualmente dall’EADTU.
 
Target di lungo termine
Questa sezione dovrà fornire informazioni dettagliate sull’impatto auspicato dal consorzio oltre il periodo di finanziamento del progetto. Si deve tener conto di eventuali “effetti a cascata” anticipati quale risultato, per esempio, della formazione dei formatori e degli educatori, conferenze e seminari, rapporti sulle strategie politiche e studi, lo sviluppo di nuovi curricula e metodologie. I target di lungo termine avranno pertanto un profilo diverso rispetto ai target di breve periodo.
 
Impatto a lungo termine e sostenibilità
Le azioni chiave assicureranno la sostenibilità dei risultati del progetto nel tempo. Potenziali linee d’azione sono presentate di seguito. Per avere maggiori informazioni sulla valorizzazione e sulla sostenibilità fare riferimento al piano di valorizzazione. In primo luogo, il consorzio CBVE mira all’inserimento a livello strutturale dei deliverable del progetto nelle pratiche correnti; per esempio, corsi e curricula. Ciò viene effettuato con il lavoro del personale con i deliverable sviluppati nell’ambito del progetto. In secondo luogo, un effetto moltiplicatore dello spirito di imprenditorialità non viene semplicemente anticipato agli studenti, ma anche ai colleghi accademici (quale effetto-cascata della formazione del personale e dimostrazione delle capacità acquisite dal personale). In terzo luogo, diffusione delle buone pratiche sull’imprenditoria virtuale come rilevate nell’ambito del progetto, diffuse tra (altri) membri dell’EADTU, quindi facilitando il possibile uso o adozione dei deliverable sviluppati o relativi elementi da parte di un numero complessivo di 25 università protagoniste, fuori dal consorzio CBVE. In quarto luogo, diffondendo alcuni deliverable nell’ambito della Creative Commons licence (o altro) cioè realizzando alcune parti o tutta la Risorsa Educativa Aperta (Open Education Resource - OER), sarà possibile rivolgersi a una comunità più ampia per assicurare la sostenibilità nel tempo. In quinto luogo, integrando il portale CBVE in un portale della Mobilità Virtuale EADTU più ampio e a strutture di finanziamento associate (esistenti), ciò potrà creare un modello più sostenibile di ritenzione del traffico web verso il portale CBVE e creerà un modello più sostenibile di gestione del suo contenuto. In sesto luogo, offrire una formazione imprenditoriale e workshop on demand a terzi, il contenuto educativo sviluppato e anche lo spazio di imprenditoria virtuale configurato rappresenta un utilizzo non commerciale sfruttato / modello non profit: copertura costi).
 

RUOLO DI UNINETTUNO IN CBVE

L’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO è, insieme ad altri, responsabile dello sviluppo congiunto e dell’erogazione di materiali didattici e formativi pedagogicamente ricchi in quanto leader del relativo work package (WP3). L’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO ha un ulteriore impegno cooperativo nell’ambito di sub-work package importanti per il progetto e ha di fronte a sé compiti di collaborazione (v. work planning dettagliato).
 

PROGRAMMA DI LAVORO CBVE

Il progetto consta di nove work package:
 
WP1: Gestione generale del progetto 
Obiettivo:
Con questo work package relativo alla gestione generale del progetto l’EADTU coordina il progetto e guida i partecipanti verso il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Attività:
Per il WP1 si prevedono le seguenti attività:
  • WP1.1 Gestione, amministrazione finanziaria, monitoraggio e reporting del coordinatore
  • WP1.2 Gestione istituzionale, amministrazione finanziaria, monitoraggio e reporting
Tempistica: Ottobre 2007 – Settembre 2009 (24 mesi)
WP Leader: EADTU

WP2: Analisi dei requisiti per il Portale Web Europeo
Obiettivo:
L’obiettivo di questo work package è quello di fornire un portale “di riferimento” multi-nazionale (NL, EE, HU, PL, ES, IT) che gli studenti a distanza possano consultare, per quanto riguarda il supporto professionale (locale), l’orientamento e la consulenza per gli start-up per le PMI. I partner gestiscono le proprie pagine nella propria lingua inserendo informazioni (su base regionale) per riferimenti veloci per studenti principianti, reti imprenditoriali, camere di commercio, banche di investimento e possibilità di educazione e formazione. Il portale dovrà stimolare in special modo lo studente in formazione continua che parla nella propria lingua aumentandone la consapevolezza, la prospezione e l’orientamento. La disseminazione a livello locale è facilitata e i successi a livello regionale possono essere emulati. Tutto ciò in modo da far leva sugli approcci alla ricerca dello studente (comune), il portale (hyperlink) è integrato nei siti web universitari locali. Il portale fa riferimento anche alla Master Class (multilingue) sull’imprenditorialità (sviluppata nel progetto) e anche allo spazio collaborativi per l’imprenditorialità (protetto da password) a disposizione degli studenti, del personale e dei referenti esterni (per i partecipanti alla fase pilota internazionale).
Attività:
Per il WP2 sono previste le seguenti attività:
  • WP2.1 Ricerca tra le reti locali, referenti e informazioni sui gli studenti principianti
  • WP2.2 Progettazione di sezioni partner-regionali, accordo sull’identità globale (per es. inglese) e locale (lingua locale)
  • WP2.3 Sviluppo di uno spazio collaborativo per gli studenti, il personale e gli esterni
Tempistica: Ottobre 2007 – Marzo 2008 (6 mesi)
WP Leader: EITF - Estonian Information Technology Foundation - Tallinn University

WP3: Sviluppo congiunto e erogazione di materiali educativi e formativi pedagogicamente ricchi
Obiettivo:
L’obiettivo di questo work package è lo sviluppo e l’erogazione di materiali educativi e formativi pedagogicamente ricchi per l’uso nelle Master Class (max. 2 ECTS; 50 ore di studio). Implica la creazione, sviluppo e testing di materiali didattici (di studio a distanza) all’avanguardia e/o la relativa adozione. La Master Class sull’imprenditorialità dovrà essere erogata completamente online, in Inglese, per studenti a distanza inclusi nella fase pilota commerciale. Per coinvolgere (e stimolare) lo spirito imprenditoriale degli studenti di lingua madre, la Master Classi in Inglese sarà disponibile (anche) in quattro lingue IT, ES, EE, e HU (e cioè i paesi che partecipano alla fase pilota). Questo work package si occupa della fornitura di formazione del personale e supporto. Per quanto riguarda la sostenibilità e la maggiore valorizzazione, sarà valutata la possibilità di sviluppo di materiali regolati da una “licenza aperta”, per es. Creative Commons (CC). L’erogazione di un corso di carattere tecnico è prevista tramite la University of Miskolc.
Attività:
Per il WP3 sono previste le seguenti attività:
  • WP3.1 Sviluppo di un modello di corso per materiali per Master Class
  • WP3.2 Ricerca, sviluppo e integrazione dei materiali della Master Class
  • WP3.3 Testing del corso e eventuale adattamento
  • WP3.4 Formazione del personale e erogazione effettiva del corso
Sarà illustrato un (sub)planning delle attività. Include le sotto-attività previste da ogni work package, i partner partecipanti e la durata delle attività.
Tempistica: Gennaio 2008 – Settembre 2008 (9 mesi)
WP Leader: UTIU

WP4: Criteri e configurazione del banco di prova imprenditoriale 
Obiettivo:
L’obiettivo di questo work package è quello di formulare dei criteri e la configurazione per un banco di prova imprenditoriale. Ciò implica la progettazione di un business plan nell’ambito di una ambiente di supporto e di incubazione, un ambiente che promuova in modo consistente l’acquisizione di conoscenze, i processi di scambio e di creazione, e che sia in grado di fornire un’esperienza di apprendimento reale per gli studenti. Implica la legittimazione dell’approccio adottato nella fase pilota, la configurazione degli studenti, dello staff e dei referenti, aspetti contingenti attesi e potenziali soluzioni. Il banco di prova può essere longitudinale (fase test unica), a cascata (fasi sequenziali brevi) o concorrenti (fasi parallele), con composizione(i) potenzialmente flessibili di studenti, a partire dal quadro di riferimento scientifico approvato.
Attività:
Per il WP4 sono previste le seguenti attività:
  • WP4.1 Quadro di riferimento generale per la fase pilota (modelli di organizzazione)
  • WP4.2 Stesura di sceneggiature per la fase pilota del business planning
  • WP4.3 Logistica delle istituzioni, personale, studenti ed esterni
  • WP4.4 Strutture tecniche per la collaborazione su piattaforma
Tempistica: Febbraio 2008 – Settembre 2008 (8 mesi)
WP Leader: NHRDEC - University of Miskolc

WP5: Business planning virtuale della fase pilota
Obiettivo:
L’obiettivo di questo work package è quello di generare un approccio graduale per formare gli studenti nello sviluppo delle loro competenze e della pianificazione commerciale, fornendo feedback e riflessioni da parte dello staff e dei referenti. Attraverso fasi successive di formazione da parte del personale accademico e tramite la consultazione di terzi si crea la competenza imprenditoriale. Il banco di prova è attivato tramite modalità longitudinale (fase di test unica), cascata (fasi sequenziali brevi) o concorrenti (fasi parallele) con composizione(i) flessibile potenziali di studenti a partire dal quadro scientifico di riferimento selezionato. Il trasferimento di sapere tramite il personale accademico e la valorizzazione delle competenze associate agli studenti rappresentano le caratteristiche portanti questo pacchetto.
Attività:
Per il WP5 sono previste le seguenti attività:
  • WP5.1 Studenti abituati ad un ambiente di lavoro virtuale
  • WP5.2 Sviluppo, estensione e allargamento delle competenze
  • WP5.3 Presentazione di proposte di aziende (avvio/conclusione/periodo intermedio)
  • WP5.4 Monitoraggio e reporting: personale e valutazione esterna
Tempistica: Ottobre 2008 – Aprile 2009 (7 mesi)
WP Leader: UNED - Universidad Nacional de Educación a Distancia

WP6: Successi post pilota e lezioni apprese
Obiettivo:
In questo pacchetto di lavoro si presenta la verifica dei risultati di progetto rispetto agli obiettivi prefissati in origine. Si stabilisce la misura in cui tali obiettivi di progetto siano stati raggiunti. Se è il caso, si descrive quali sono state le maggiori insidie e cosa si debba fare per non incorrere ancora in tali insidie quando si avviano progetti e programmi di imprenditoria virtuale. Fattori specifici che influiscono sul successo dell’imprenditoria virtuale sono considerati come i fattori tecnici, didattici, pedagogici e organizzativi sono illustrati. I risultati scientifici conseguiti dal progetto sono elaborati e sono formulate delle raccomandazioni per la ricerca futura. Sono riferite le esperienze del personale, degli studenti e degli esterni.
Attività:
Per il WP6 sono previste le seguenti attività:
  • WP6.1 Valutazione degli obiettivi del progetto
  • WP6.2 Esperienze degli studenti, del personale e degli esterni
  • WP6.3 Report sulle lezioni apprese
  • WP6.4 Una guida per l’imprenditoria (virtuale)
Tempistica: Marzo 2009 – Agosto 2009 (6 mesi)
WP Leader: MCSU - Marie Curie Sklodowska University

WP7: Qualità e piano di valutazione 
Obiettivo:
La proposta include un piano dedicato di gestione della qualità. Il piano di gestione della qualità è volto a garantire che il monitoraggio del progetto sia effettuato in modo adeguato e appropriato. Individua le procedure, i criteri e le risorse per monitorare il progetto. Si occupa anche della valutazione dell’andamento del progetto, della gestione dei rischi e delle questioni e con una valutazione interna e/o esterna dei deliverable rispetto alle esigenze del(i) gruppo(i) target e settore(i) e dei potenziali utenti. La gestione della qualità assicura che il progetto rientri nell’ambito dei deliverable programmati e nel budget. I processi del progetto saranno monitorati per controllarne l’efficacia e i rischi saranno continuamente affrontati. I report sullo status del progetto sono redatti per specificarne lo status e formulare delle raccomandazioni. I temi che vengono affrontati sono: il progetto in generale, il personale del progetto, le spese effettuate correntemente, i deliverable del periodo di reporting corrente, i deliverable del periodo futuro, le comunicazioni di progetto, i rischi del progetto, le questioni del progetto, le richieste di modifica e le attività relative alla qualità del progetto. Vengono intraprese delle azioni correttive se richieste. Il manuale per il controllo della qualità è inteso a stimolare l’effettiva cooperazione e comunicazione tra le istituzioni partner e di conseguenza per facilitare la segnalazione di eventuali conflitti che potrebbero sorgere tra i partner.
Attività:
Per il WP7 sono previste le seguenti attività:
  • WP7.1 Gestione qualità e monitoraggio
  • WP7.2 Aggiornamento del manuale controllo qualità
  • WP7.3 Valutazione finale e giudizio su progetto
Tempistica: Ottobre 2007 – Settembre 2009 (24 mesi)
WP Leader: EADTU

WP8: Disseminazione

Obiettivo:
La proposta prevede un piano di disseminazione. L’EADTU e la partnership dissemineranno in modo sistematico il risultati del progetto a consulenti politici, personale e studenti interni (ed esterni) alle università e ad altri protagonisti del settore a livello regionale (reti professionali). Per stabilire l’impatto del progetto, i partner sono stimolati quanto più possibile a quantificare le risposte rispetto ai materiali e alle misure di promozione. La fattibilità effettiva della quantificazione delle prestazioni potrà differire in base agli strumenti utilizzati. Ma laddove possibile, i numeri relativi a studenti “principianti” interessati, protagonisti (locali), numero di accessi per pagina sul portale, risposte alle mailing, visite a stand nell’ambito di conferenze o presentazioni etc. saranno monitorate in modo ravvicinato per assicurare che tali misure siano prese, hanno un sicuro impatto.

Attività:
Per il WP8 sono previste le seguenti attività:
  • WP8.1 Promozione a livello locale
  • WP8.2 Promozione a livello regionale
  • WP8.3 Promozione a livello nazionale
  • WP8.4 Promozione a livello internazionale
Tempistica: Ottobre 2007 – Settembre 2009 (24 mesi)
WP Leader: EADTU

WP9: Utilizzo dei risultati
Obiettivo:
La proposta prevede un programma di sfruttamento o valorizzazione dei risultati. L’obiettivo della valorizzazione del progetto è quello di fare in modo che i risultati diventino “sostenibili”. Alla conclusione del progetto, i risultati dovrebbero essere ancora disponibili per essere utilizzati dai vari gruppi. La proposta comprende una strategia per facilitare l’utilizzo, per es. sfruttamento dei risultati del progetto dopo la conclusione del progetto. Tale strategia di valorizzazione mira a raggiungere l’obiettivo di un utilizzo generale post-progetto dei risultati ottenuti. Si differenzia dalla commercializzazione in quanto quest’ultima è incentrata sulla creazione di profitto.
Attività:
Per WP9 sono previste le seguenti attività:
  • WP9.1 Qualità e creazione di un marchio del consorzio
  • WP9.2 “Co-sviluppo” preliminare con gli operatori del settore
  • WP9.3 Inclusione nei sistemi e pratiche esistenti (curriculum, progetti)
  • WP9.4 Sostenibilità tramite Risorse Educative Aperte (materiali aperti, formazioni chiuse)
  • WP9.5 Valorizzazione del progetto e dei risultati tramite servizi (esterni)
Tempistica: Ottobre 2007 – Settembre 2009 (24 mesi)
WP Leader: EADTU
 

DESCRIZIONE PARTNER CBVE

 

EADTU - European Association of Distance Teaching Universities (NL - Paesi Bassi)

L’EADTU è l’associazione maggiormente rappresentativa in Europa di educazione a distanza e e-learning. La sua base di associati conta attualmente 25 membri e comprende università e consorzio prestigiosi, dedicati alla formazione permanente flessibile e aperta e consorzi di oltre ventuno diversi paesi, che si rivolgono a gruppi target fuori sede con una qualità accreditata. Sono membri dell’EADTU università dedicate a gruppi target fuori sede, che utilizzano metodi di educazione a distanza e orientamento allo studio sistemico, per la maggior parte in centri di studio regionali e come organizzazioni comprendenti consorzi universitari con studenti in sede, ma danno priorità anche all’offerta di corsi di studio a studenti fuori sede. La struttura europea dell’EADTU è estensiva e fa leva su rapporti diretti con funzionari accademici a livello locale. L’EADTU ha la leadership effettiva. Nel corso degli ultimi anni l’EADTU ha assunto il ruolo di coordinamento e valorizzazione di diversi progetti europei. La rete EADTU è eccellente per raggiungere tale fine: copre l’Unione Europea e molti paesi dell’Europa Centro-Orientale (CEEC). L’EADTU ha assunto il ruolo trans-nazionale di promozione dell’Apprendimento Aperto e Flessibile (Lifelong Open and Flexible - LOF) e ha rafforzato programmi di formazione continua, e-learning, controllo qualità e processi di accreditamento.
Progetti: CBVE, EPICS, USBM, OER-HE
 
EADTU, European Association of Distance Teaching Universities
Valkenburgerweg 177
6419 AT Heerlen
the Netherlands
 

EITF - Estonian Information Technology Foundation - Tallinn University (EE - Estonia)

L’Università di Tallin è nata dalla fusione di diverse università e istituti di ricerca di Tallin e attualmente consta di 6 facoltà (Belle Arti, Scienze dell’Educazione, Educazione Fisica, Filologia, Matematica e Scienze Naturali, Scienze Sociali), di due istituti accademici (l’Istituto di Storia, l’Istituto Estone di Umaninstica), la Baltic Film and Media School, oltre a 4 istituti di ricerca (Institute of Estonian Demography, Institute of Ecology, Institute of Educational Research, Institute of International and Social Studies) e due collegi regionali. I punti di forza risiedono nel settore delle scienze umanistiche e delle scienze sociali e una componente forte e in costante crescita di scienze esatte e naturali, oltre a una notevole tradizione di formazione del personale docente e di ricerca in campo educativo. Attualmente l’università è quella che presenta un il maggiore ritmo di crescita del paese. L’università opera nell’ambito dell’Estonian Information Technology Foundation (EITF): un’organizzazione fondata dalla Repubblica dell’Estonia, dalla Tartu University, dalla Tallinn Technical University, dalla Eesti Telekom e dall’Association of Estonian Information Technology and Telecommunications Companies. L’EITF promuove la formazione di specialisti informatici altamente qualificati e lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione in Estonia. A tale scopo la Fondazione crea e gestisce l’Estonian IT College e gestisce il National Support Program for ICT in Higher Education "Tiger University." L’EITF lavora in stretta collaborazione con le università e le società informatiche e di telecomunicazione.
Progetti: CBVE, EPICS
 
EITF - Estonian Information Technology Foundation - Tallinn University
Narva mnt. 25,
10120 Tallinn
Estonia
 

NHRDEC - University of Miskolc (HU - Ungheria)

L'University of Miskolc è una delle università provinciali più grandi dell’Ungheria che offre corsi di studio di livello BSc, MSc and PhD in un’ampia gamma di discipline presso 7 facoltà, un college e 2 istituzioni per circa 7500 studenti a tempo pieno e 7500 a tempo parziale. Sulla base di una collaborazione duratura e di successo delle sue due unità: la Facoltà di Economia e il North Hungarian Regional Distance Education Centre e la Camera di Commercio e Industria della contea di Borsod-Abaúj-Zemplén, diversi progetti nazionali e internazionali sono stati implementati per lo sviluppo di programmi avanzati di e-Learning, offerti agli imprenditori, PMI e diversi settori dell’economia. La Facoltà di Economia è stata istituita nel 1987 e attualmente comprende 6 istituti e 15 dipartimenti. Il numero di studenti a tempo pieno è di circa 1200-1300, mentre i numero degli studenti part-time (pre-, post-laurea e PhD) è di circa 800 all’anno. Nell’anno accademico 2006/2007 è stato implementato il sistema a doppio ciclo (Bologna) con i seguenti programmi: Economia e Gestione (BA), Commercio e Marketing (BA), Commercio Internazionale (BA), Finanza e Controllo (BA). Il North Hungarian Regional Distance Education Centre è una unità di Open Distance Learning (ODL) all’interno della University of Miskolc – il promotore e coordinatore di 28 progetti nazionali e internazionali per lo sviluppo di infrastrutture, sistemi di networking ODL e sviluppo di corsi (oltre 60 moduli sono stati sviluppati o sono in corso di sviluppo). Sulla base di un contratto di partnership tra pubblico e privato tutti gli studenti a tempo pieno in sede della University of Miskolc (circa 7500 studenti) hanno libero accesso al sistema di e-learning avanzato, denominato COEDU, a partire da Ottobre 2003. Alla Facoltà di Economia il numero di studenti che utilizza la metodologia e-learning nell’approccio didattico misto ha superato le 1000 unità nel corso dell’ultimo semestre.
Progetti: CBVE,
 
NHRDEC - University of Miskolc
Egyetemváros B3/B4
3515 Miskolc
Hungary
 

MCSU - Marie Curie Sklodowska University (PL – Polonia)


La Maria Curie Sklodowska University si è man mano ampliata per far fronte ai cambiamenti di una istituzione leader in Europa. Circa 33.000 studenti sono attualmente iscritti a corsi per studenti a tempo pieno, fuori sede e studenti pre-laurea serali, studenti post-laurea e corsi di formazione dei docenti sono forniti da dieci facoltà di 30 programmi di studio. L’università impiega circa 1800 dipendenti. I programmi di studio post-laurea e di dottorato sono sempre più popolari. La Maria Curie- Sklodowska University coopera con al Polish Virtual University (PUW), e offre programmi di studio e corsi integrative su Internet, con il compito principale di integrare le lezioni e i corsi tradizionali e di promuovere metodi di insegnamento moderni. La PUW rappresenta un centro di riferimento per quanto riguarda la metodologia, la tecnologia e l’organizzazione dell’e-learning con la possibilità di fornire tecnologie informatiche allo stato dell’arte e supporto metodologico. Inoltre, la Maria Curie Sklodowska guida lo University Centre for Distance Learning and Open Courses (UCZNiKO). E’ stato istituito nel 2001 in quanto unità dell’università responsabile per l’organizzazione e la gestione di progetti di educazione tramite Internet. Offre servizi a valore aggiunto tramite lo UMCS Career Office. Inoltre, si tratta di un’unità organizzativa responsabile della formazione professionale aziende e società europee. Un database specializzato contiene informazioni sulle opportunità per gli studenti. La disponibilità di reti professionali a livello locale e la possibilità di stretta cooperazione con datori di lavoro (locali) è un aspetto importante.
Progetti: CBVE,
 
MCSU - Marie Curie Sklodowska University
M. C. Sklodowska Sq. 5
20−033 Lublin
Poland
 

UNED - Universidad Nacional de Educación a Distancia (ES – Spagna)


L’UNED è stata istituita nel 1972. Si tratta di un’università spagnola istituita dal Governo Spagnolo. L’UNED offre una accesso preferenziale all’università e alla formazione avanzata per tutti coloro che, benché in grado di proseguire studi superiori, non possono frequentare corsi in presenza per motivi di lavoro, finanziari, logistici e simili. L’UNED applica le tecniche e l’esperienza della formazione a distanza e innova tramite nuovi modelli educativi con l’obiettivo di rivolgersi a studenti e università e istituzioni con cui intrattiene rapporti di collaborazione. L’UNED attua e sviluppa programmi di formazione avanzata e di aggiornamento culturale e professionale. I corsi dell’UNED sono erogati a distanza per gli studenti di tutto il mondo. Tra i centri all’estero ci sono: Argentina, Belgio, Brasile, Guinea Equatoriale, Giappone, Marocco, e Stati Uniti. L’UNED ha oltre 180.000 studenti iscritti negli anni 2003-2004. Oggi l’UNED offre corsi universitari in 22 diversi campi come le scienze umane, le scienze sociali, la fisica, la matematica, la chimica, l’ingegneria e l’informatica. Gli studi universitari sono integrati da studi post-universitari e di dottorato. L’UNED offre anche corsi post-laurea come Master e corsi di specializzazione per coloro che hanno terminato i corsi universitari e vogliono continuare a studiare (cioè formazione permanente). L’UNED coopera e collabora attivamente con istituzioni importanti al livello internazionale come: The Global Development Learning Network (Institute of the World Bank), Organization of American States (OAS), Inter-American Development Bank (IDB), e Ibero-American Association of Higher Open and Distance Learning (AIESAD). Inoltre, l’UNED è attivamente coinvolto in progetti di R&S finanziati dalla Commissione Europea (CE).
Progetti: CBVE, EPICS, USBM, OER-HE
 
UNED - Universidad Nacional de Educación a Distancia
C/Bravo Murillo, 38
C.P. 28015 Madrid
Spain